114 messaggi.
Conclusa da poco la lettura di Colofonia ho apprezzato davvero la scrittura limpida, il susseguirsi dei personaggi che sembrano volersi presentare uno ad uno al lettore, la storia ben costruita, le emozioni e i rapporti umani indagati con sensibilità e ancora più la descrizione dei luoghi così accurata e precisa da far pensare che l'autore li abbia visitati personalmente... Bravo bravo bravo! E ora...Nadir!
Il tratteggio dei personaggi e la descrizione dei luoghi vorrebbero da soli la lettura del libro. Invece, in COLOFONIA, c'è anche una straordinaria storia. Anzi no, c'è n'è sono molte.
Ottima lettura, bravo!
Ciao Stefano. Ti leggo con passione. In attesa di tuoi progetti futuri.
RITRATTI DELL'11 FEBBRAIO 2022
Caro Stefano,
Avevamo accolto il tuo invito alla sessione fotografica di ieri senza troppi interrogativi, convinti solo dalla tua genuina passione.
I tuoi scatti hanno dato ragione alla nostra fiducia e ci hanno reso in modo autentico.
Sono foto che non avremmo mai fatto in altro modo.
Non presentandoci in uno studio professionale di rango e neppure con foto d'occasione scattate da pur bravi parenti o amici.
I tuoi scatti mettono insieme la tua passione da hobbista di qualità con la nostra insolita voglia di stare al gioco.
Indubbiamente, oltre alla tecnica fotografica, hai saputo guidarci con naturalezza e onestà, anche quella degli anni che ci portiamo addosso con orgoglio e senza rimpianti, noi del 1947..
Grazie ancora, Maestro!
Giovanni con Mariapina
E poi c’è lui… un uomo discreto, pacato, gentile ma dotato di straordinaria intelligenza che provi ad assorbire a ogni parola… perché lui non la urla al mondo come si fa oggigiorno… te la sussurra all’orecchio… la grandezza di un dono ricevuto da un uomo discreto, pacato e gentile…
Hai una bella serie di pubblicazioni (le conosco tutte) e splendide immagini.
Il sito mette ogni cosa in splendido risalto.
Bravo
Ah, l'eternità!
Buongiorno Stefano, Volevo farti i complimenti per il tuo libro.Lo sto leggendo con grande piacere, è molto scorrevole e soprattutto ha la capacità di farti immergere in un'unica realtà grazie alla storia e alle sensazioni di personaggi che si trovano coinvolti negli stessi eventi ma in modo apparentemente separato. Il libro non ti porta a giudicare i personaggi come buoni o cattivi ma rende i personaggi solo persone che vivendo la quotidianità provano a sopravvivere ai fatti che li coinvolgono. Non l'ho ancora terminato ma mi faceva piacere darti una prima opinione. Il libro mi richiama alla mente la poesia di "La guerra che verrà" di Brecht perché mi ricorda che per la gente comune, nelle guerre, non ci sono mai vincitori e vinti ma solo persone che vengono travolte da eventi e che in dinamiche di "banale" vita quotidiana fanno scelte che però cambiano le sorti di tanti altri.
gli anni e i virus non cancellano i ricordi....come stai ?
E’ stato un piacere e un onore leggere questo particolare romanzo. Fin dalle prime pagine si evidenzia la sensibilità dell’autore nel dare luce a immagini e personaggi. Entri dentro la narrazione, i luoghi, ne avverti l’anima, la respiri. Tutto inizia a Huarmey dove mancavano i beni primari e tutti si dovevano accontentare” ma dove la luce della primavera rendeva il posto straordinario. Non appariva più il bianco e nero del quotidiano ma una ”festa di colori”. E tutto straordinariamente termina a Huarmey, ma trasformata, pulita, organizzata. La descrizione degli ambienti e dei personaggi che prendono vita immediata, attrae subito l’attenzione e invoglia a proseguire curiosamente nella lettura. Ti immedesimi e adori Augusto , Sergio, Panagiotes, Fernando, Maria Sole e altri ancora, segui il loro vissuto, la dignità, l’amicizia vera. Geniale inserire nel percorso della storia un progetto musicale che fa inizialmente un delicato capolino quando Augusto e Maria Sole scoprono di avere la stessa p***one per il violino. Ed ecco che pian piano la musica diventa un punto di riferimento importante per tutto il paese. Il progetto venne poi presentato da Fernando durante una conferenza stampa ed è interessante riportarlo nei suoi punti principali: “La Musica è un’espressione culturale, quindi una delle vie principali per creare dialogo e confronto. E' uno degli strumenti più nobili per costruire una migliore armonia tra i popoli e un linguaggio esemplare per una sinfonica ricerca della pace. E’ in questa direzione che va il nostro progetto“. E che dire del titolo COLOFONIA? Beh, per saperlo e capirlo si deve leggere il romanzo. Fa riflettere molto. La base di tutto è una frase che ogni essere umano dovrebbe considerare come una preghiera quotidiana affinché si realizzi: “ In un mondo che ci propone solo falsi valori, l’autentica bellezza merita un posto privilegiato”. Grazie del dono, Stefano Sivieri. Con affetto e stima . Silvana Ansaldo
La descrizione delle situazioni è talmente interessante che non ho resistito al desiderio di saperne di più! Il camion FIAT 18BL, la moto Della Ferrera, Akhaltsikhe... oggetti e luoghi di cui non sospettavo l’esistenza e che invece hanno meritato una ricerca su internet alla ricerca di immagini e informazioni ulteriori. La storia è avvincente, per nulla scontata e ricca di colpi di scena finì all’ultima riga. Complimenti Stefano!
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Appena terminato di leggere Nadir... complimenti. Una pagina tirava l'altra, lasciandomi anche col fiato sospeso e bramosa di scoprire il seguito. Attraverso le tue pagine ho conosciuto realtà nuove. Certo che ora ho tanta voglia di leggere gli altri tuoi libri. Prima o poi riuscirò . Nonostante la morte di Nadir, anche il finale mi è piaciuto molto. E non vedo l'ora di leggere anche gli altri.
Sto leggendo Colofonia.Anche questo è un bellissimo libro, app***onante. Mi piace tutto. La struttura, i personaggi, le ambientazioni, la precisa descrizione dei luoghi quasi tu vi abbia vissuto per anni.Ma più di tutto mi piace la prosaNon è pedante, non è cervellotica, non è scarna ma piacevole, scorrevole, delicata nonostante i riferimenti alle vicende belliche.Io non so esprimermi e tanto meno scrivere però ti ringrazio per il piacere che ho provato nel leggere questi tuoi scritti.Quando avrò finito ti relazionero'.Adesso torno alla lettura.
Ho letto con grande piacere il tuo libro che mi ha fatto scoprire angoli di mondi assolutamente sconosciuti. La lettura risulta fluida e gradevole, generando piacere e curiosità durante la stessa. Continuerò a seguirti nel tuo cammino di produzione letteraria, certa del tuo successo. Cordialmente. Carmen
Ho finito di leggere Nadir.Bellissimo, entusiasmante e commovente.Ti deve essere costato sudore e sangue. Bravo, hai tutto il mio plauso.Varrebbe la pena presentarlo al Circolo dei Lettori.
Ciao Stefano. Ho letto i libri che gentilmente mi hai dato. (In verità l'ultimo lo devo ancora finire....) Devo farti i complimenti perché mi hanno così coinvolto che ci ho passato più di una notte.... cosa che non mi succedeva da anni. Sono ben strutturati, le trame sono efficaci e coinvolgenti, e li hai anche scritti molto bene. Se proprio devo cercare un appunto da farti, (robe da critici....) è che in certi momenti - a mio gusto - sarei stato più "stringente". Comunque BRAVO! Ciao e grazie! Franco
Si, lo confesso: sono invidioso.Ho sempre invidiato quegli strani animali che sono gli scrittori (quelli bravi, s'intende), il loro coraggio (e autolesionismo) nel mettersi a nudo e peggio: trasferire una parte di se nella carta, riversare emozioni, rabbie, frustrazioni e sogni in sequenze di capitoli, frasi, parole. Stefano appartiene alla genia di cui sopra e questa sera, nell'***stere alla presentazione dei suoi libri nell'auditorium della Camera di Commercio, ho visto una persona diversa dallo Stefano Sivieri amico e capace imprenditore. Personaggio poliedrico che ama l'arte, che ha praticato l'arte della fotografia e ne è maestro oltre ad aver vissuto una vita avventurosa nel mondo del business. I suoi romanzi appartengono al difficile genere dei romanzi storici, terreno consentito a pochi per le profonde conoscenze storiche che ne sono indispensabile presupposto, per la difficoltà di coniugare una trama avvincente con una fedele descrizione di fatti e luoghi, per la straordinaria difficoltà del calarsi nel "clima" sociale dell'epoca in cui il romanzo è ambientato. Un romanzo storico degno deve far percepire a chi legge usi e costumi, sapori e profumi dell'epoca, deve far sentire chi legge partecipe dei luoghi e dei tempi. "Nadir" e "Colofonia" sono questo e altro: una padronanza del linguaggio impeccabile che rende la lettura gradevole, trame avvincenti e una quasi maniacale attenzione ai dettagli ne fanno una lettura "ricca", piacevole e avvincente. Insomma: comprateli e leggeteli!
Buongiorno Stefano, sono un amico di Ambra, ho letto alcuni tuoi libri, (Colofonia, Nadir e l'ultimo sultano di Nishtun),mi sono piaciuti moltissimo tutti fin dalle prime pagine. Sono racconti che non solo scorrono velocemente ma più li leggi e più vorresti non smettere di leggere. Quando descrivi i paesaggi sembra di vederli veramente, spettacolare. adesso acquisterò qualche altro libro ma non per regalarli. Grazie per rendere più lieto la vita di tutti i giorni.